Gentile Direttore, in questa fase di seppur lieve remissione dell’“Emergenza Coronavirus” dopo i momenti di estrema criticità per il nostro Paese, ritengo non utile lasciarsi andare a sterili recriminazioni, più logico, più efficace trarre da questa esperienza dolorosa insegnamenti per non incorrere negli errori o nelle valutazioni vissute ferme restando le più volte evidenziate falle del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Possiamo cominciare a guardare al futuro con un certo margine di serenità, con un bagaglio professionale arricchito da errori e da tragedie, con la consapevolezza che la Sanità debba prevenire prima che curare, debba evitare frammentazioni nell’erogazione dell’assistenza, debba recuperare la sua priorità assoluta, lo spirito motore, ovvero la tutela della persona e la soddisfazione dei pazienti.
Non è poco. Come affermato dall’ex Ministro alla Sanità Rosy Bindi: “Il nostro Sistema è il migliore al mondo, ma per anni trattato come una voce di bilancio. L’assistenza territoriale, considerata una cenerentola, oggi alleggerirebbe le terapie intensive”. Come non essere d’accordo? [Continua…]