“La Professione infermieristica oltre ad essere riconosciuta come Professione intellettuale, rientra tra le Professioni d’aiuto, ovvero quelle più esposte al burnout conosciuta anche come sindrome stress lavoro-correlato – afferma Volpe. È ormai a tutti nota la grave carenza di personale che da anni logora tutte le Professioni d’aiuto costrette ad un super lavoro in condizioni di forte disagio e quindi stress lavoro-correlato. Abbiamo reparti stracolmi di pazienti con letti bis e tris oltre la normale capienza ovviamente senza alcun incremento di personale, evidenzia il Presidente dell’ Opi Taranto. Il Pronto Soccorso e tutto il Sistema emergenza-urgenza sono al collasso, e gli infermieri, che sono la colonna portante del SSN e sono al centro del processo assistenziale in ogni articolazione dell’organizzazione del lavoro, operano nell’ambito della prevenzione e promozione della salute, nel sistema di emergenza-urgenza, a livello ospedaliero, territoriale, domiciliare, nei servizi di Salute mentale e nelle dipendenze patologiche, ovvero in tutti i sistemi nevralgici del Sistema salute. È arrivato il momento di riconoscere agli infermieri il dovuto, ovvero quanto è già riconosciuto ad altre Professioni o mestieri, ovvero quello di lavoro usurante. Chiederò agli altri Ordini di supportare la mia iniziativa per far sì che le tante parole spese dai Politici durante la pandemia si traducano in fatti concreti. Gli infermieri non sono e non saranno mai eroi, ma Professionisti laureati con laurea magistrale e formazione post base che prestano attività nel SSN”.
CORRIERE DI TARANTO